Più che un socio storico, una vera e propria leggenda vivente: Piero Gessa si è iscritto al Windsurfing Club nel lontano 1988 e da allora non ha mai smesso di vivere il mare con una passione fuori dal comune. È lui il volto che tutti associano all’idea di “waterman”, uno che sull’acqua sa fare tutto, e lo fa con un entusiasmo contagioso.
Tutto è cominciato con il windsurf, disciplina che lo ha subito rapito e che gli ha permesso di vivere in prima persona il mitico periodo d’oro del funboard. Sempre tra i primi a uscire in mare, bastava un accenno di Maestrale per vederlo già armare la sua famosa vela gialla. Ma la sua sete di mare non si è certo fermata lì: ha cavalcato e continua a farlo con ottimi risultati l’Hobie Cat, fino a salire sul gradino più alto del podio europeo assieme a Roberto Dessy, lasciando un segno indelebile per la vela italiana.
Eppure, nonostante i titoli e l’esperienza, Piero non ha mai perso la voglia di sperimentare. Oggi lo si vede spesso sfrecciare sulle acque del Golfo di Cagliari con la WingFoil, o remare tranquillo su un SUP, oppure ancora surfare qualche onda nei giorni giusti. Non c’è attrezzo con cui non sappia divertirsi, non c’è condizione meteo che lo spaventi.
L’unico ostacolo? Forse l’anagrafe, perché se non fosse per quella soglia dei sessant’anni ormai vicina, potrebbe davvero dare filo da torcere a un certo Kai Lenny. Ma anche così, Piero continua a essere un esempio per tutti: giovani e meno giovani, esperti e neofiti. Un punto di riferimento, uno spirito libero, un amante del mare che non smetterà mai di inseguire il vento e le onde, come un vero waterman.