Windsurfing Club people: Angelo Pais, il socio storico

Windsurfing Club people: Angelo Pais, il socio storico

Tra tutti i personaggi che popolano la storia del Windsurfing Club Cagliari, ce n’è uno che spicca per il suo legame profondo con il circolo, per la sua presenza costante e per quella discrezione che spesso è tipica di chi ha davvero vissuto tutto: Angelo Pais.

Figura storica, tra i soci fondatori, Angelo è uno di quelli che il club non l’ha solo immaginato, ma letteralmente costruito con le proprie mani. E lo ha visto crescere, cambiare, attraversare epoche diverse e trasformarsi insieme alla città e al mondo dello sport. Nonostante oggi abbia ridotto l’attività sportiva, continua a essere una presenza attiva e rispettata, simbolo di un tempo in cui la passione superava ogni ostacolo — anche quelli burocratici che, come lui stesso sottolinea con un sorriso, “oggi non sarebbero tollerati”.

La sua è una memoria storica preziosa, ma che sceglie di custodire con riserbo, lasciando al tempo il compito di raccontare ciò che ormai fa parte della leggenda. Non è uomo da protagonismo, Angelo, ma da sostanza.

Mite nel carattere, saggio nei consigli, è una delle voci più ascoltate del circolo. Quando parla, lo fa con misura, e proprio per questo le sue parole hanno peso. Non c’è decisione importante in cui, almeno per un attimo, non si cerchi anche il suo punto di vista.

Una delle sue passioni dichiarate è il “fai da te” nautico: se una barca ha qualcosa che può essere migliorato, Angelo lo ha già fatto. Nessun mezzo è mai uscito indenne dalle sue mani — sempre pronto ad adattare, sistemare, perfezionare. È quel tipo di passione pratica che racconta tanto di lui: fare le cose bene, per il puro piacere di farle.

Professore di educazione fisica, sportivo autentico, non si è mai lasciato trascinare dall’agonismo esasperato. Per lui, lo sport è un modo di stare bene, di stare insieme, di vivere.

Oggi, Angelo è senza dubbio il socio più storico che ancora frequenta il Windsurfing Club Cagliari, e lo fa con la stessa naturalezza di chi entra in casa propria. Perché, in fondo, quel club è anche casa sua. E lo sarà sempre.