Anni ’80, caschetto biondo, naturalezza innata sulla tavola: è bastato poco perché quel ragazzino di 13 anni, che trascorreva le giornate al Windsurfing Club Cagliari, venisse soprannominato “Naish”. Un nomignolo affettuoso, ma anche carico di rispetto, ispirato a Robby Naish, la leggenda hawaiana del windsurf che già allora dominava le scene internazionali. Quel ragazzo era Alberto Congiu.
Anagraficamente non è tra i più anziani, ma Alberto è senza dubbio uno dei soci storici del club. Entrato da bambino, ha vissuto ogni fase della sua crescita sportiva e personale all’interno del WCC, diventandone una presenza costante, familiare, insostituibile.
Partito dal windsurf, sua prima grande passione, nel tempo ha allargato i suoi orizzonti. Il surf da onda è stato per anni il suo richiamo (era uno degli “Hawaiians) nei giorni di mareggiate, una disciplina che ancora oggi pratica con entusiasmo quando le condizioni si fanno interessanti. Ma è con l’Hobie Cat che ha trovato una nuova dimensione sportiva nella maturità, distinguendosi regolarmente tra le prime posizioni nelle regate.
Alberto però non è solo un atleta: è un vero motore del club. Con energia e spirito di iniziativa, ha ridato vita al gruppo degli amanti del vecchio Windsurfer, riportando sulle onde lo spirito retrò delle regate di un tempo. Oggi partecipa con il suo gruppo a competizioni nazionali e internazionali, portando in giro lo stile e la passione del WCC.
Naish, per tutti noi, non è solo un soprannome: è un altro volto imprescindibile di quella grande famiglia che è il WCC.