Due giornate di sole, vento e foil hanno animato il Poetto per la tappa cagliaritana della Coppa Italia Wing Foil, ospitata dal Windsurfing Club Cagliari. L’evento, inserito nel calendario nazionale, ha assunto un tono più “intimo” e isolano, con in gara esclusivamente atleti sardi — ma lo spettacolo e la competizione non ne hanno risentito.
La prima giornata è stata disegnata da una brezza regolare di scirocco, tra i 10 e i 12 nodi, che ha permesso lo svolgimento di ben otto prove complete. Un cielo leggermente velato e l’atmosfera rilassata hanno fatto da cornice perfetta a una giornata tecnica e molto fluida in acqua. Il vento è poi andato lentamente calando, lasciando agli atleti tempo e spazio per rifiatare in vista del secondo giorno.
Il Day 2 è stato di tutt’altra energia: cielo terso, pubblico sul lungomare, Poetto in modalità estiva. Il vento si è fatto attendere, ma il maestrale ha iniziato a soffiare deciso nel primo pomeriggio, permettendo di portare a termine altre otto prove. Il Comitato di Regata, guidato con esperienza da Massimo Cortese, ha gestito al meglio le attese, trasformandole in un crescendo di foil e spettacolo tra le boe.
Mattatore assoluto è stato Carlo Ciabatti, che ha dominato la classifica vincendo quasi tutte le prove. Nonostante l’ottima velocità degli avversari ristanesi, Riccardo Piana ha brillato per solidità e regolarità, sempre nelle zone alte della classifica. Prestazioni di alto livello anche per i fratelli Jan e Krzysztof Orlowski, esperti delle classi giovanili del windsurf, che hanno confermato il loro talento anche nel Wing Foil con un terzo e quarto posto finale.
Da segnalare anche gli spunti di Gioele Incani, la grinta del giovanissimo Luca Versace, e l’ottimo weekend di Eleonora Tiano, che ha chiuso davanti al papà Giuseppe, aggiungendo un tocco familiare alla classifica finale.
E se proprio dobbiamo trovare una nota negativa, va detto: assenti ingiustificati molti “aficionados” cagliaritani del Wing Foil, che hanno perso l’occasione di confrontarsi in due giornate praticamente perfette. Di quelle che, alla fine, fanno venire voglia di esserci… la prossima volta.