Con questa nuova tappa del nostro viaggio nella memoria del Windsurfing Club Cagliari, diamo voce a un altro protagonista silenzioso ma imprescindibile del sodalizio: Stefano Sanna, figura storica del club e testimone autentico dell’evoluzione del windsurf in Sardegna.
Stefano è l’immagine stessa della coerenza e della passione pura. Mentre, negli ultimi tempi, intorno a lui il mondo della tavola si lanciava verso le nuove mode del WingFoil e del Windfoil, lui è rimasto saldamente ancorato al windsurf più tradizionale, fedele a quella tavola che per decenni ha solcato le acque del Golfo degli Angeli. Nessuna pinna modaiola, nessuna rincorsa alla tecnologia spinta: solo il vento, la vela e il mare.
Socio storico e anche ex dirigente del Club, è stato tra i primissimi iscritti, vivendo con entusiasmo e dedizione gli anni d’oro del funboard, delle tavolette sinker costruite artigianalmente in garage e delle uscite in mare che si decidevano d’istinto, appena il Maestrale faceva sentire la sua voce.
Eppure, nonostante un’attività intensa da regatante e un amore sconfinato per la disciplina, Stefano ha sempre mantenuto un profilo discreto. Educato, gentile, riservato, è uno di quei soci che non fanno rumore, ma la cui presenza è sempre stata significativa. Un esempio per tanti, anche per la sua capacità di conciliare sport, studio e lavoro: oggi infatti Stefano è un medico stimato a Cagliari, professionista affermato che ha saputo portare avanti la sua carriera senza mai spegnere la passione per il windsurf.
Oggi lo si vede meno spesso in acqua, è vero, ma quando il Golfo si accende, quando soffia forte o arriva una mareggiata seria, Stefano c’è. Sempre. Silenzioso, sorridente, e ancora con quella stessa attrezzatura, fedele compagna di avventure.
Una presenza che racconta, senza bisogno di parole, cosa significa davvero essere parte della storia di un club nautico