Cagliari – Tra le figure storiche che hanno segnato il cammino del Windsurfing Club Cagliari, spicca senza dubbio Aldo Marcis, uno dei primissimi frequentatori del sodalizio sportivo affacciato sul Poetto. La sua è una presenza costante ed immancabile, fatta di passione autentica, competenza e dedizione.

Aldo ha vissuto tutte le fasi evolutive del windsurf dagli anni ’80 in poi, iniziando come tanti soci con i grandi tavoloni a deriva, per poi passare al funboard, alle tavolette da salto – spesso realizzate artigianalmente – fino ad arrivare alle performanti tavole da slalom, leggere e senza deriva. Proprio con queste ultime Aldo ha costruito la sua fama di “uomo veloce”, capace di dominare il vento con naturalezza e precisione.

Negli ultimi anni, la sua passione ha trovato nuova espressione nei veloci Hobie Cat, i piccoli catamarani che sfrecciano leggeri sull’acqua. Aldo, oggi, è un attivo regatante in questa disciplina, e continua a distinguersi per la velocità che da sempre contraddistinguono le sua barche

Ma non è solo sul campo di regata che Aldo dà il meglio di sé. Da sempre appassionato della messa a punto e della manutenzione delle imbarcazioni, ha fatto del container nel piazzale del Club la sua officina/laboratorio: qui ripara, modifica, inventa e ottimizza tutto ciò che ha una vela. Le sue mani hanno rimesso in sesto decine di tavole e derive, e le sue competenze sono diventate un punto di riferimento per tutti.

Apparentemente burbero, Aldo è in realtà dotato di una generosità rara. Non a caso, molti lo paragonano al personaggio di Bear del celebre film “Un Mercoledì da leoni”: l’uomo dietro le quinte, silenzioso ma fondamentale. Proprio come Bear, Aldo è sempre lì, a sostenere, consigliare e aiutare. È stato il “meccanico” e il consigliere fidato di tanti atleti del Club, prima tra tutti Marta Maggetti, e continua a essere un punto di riferimento anche per i campioni delle squadre nazionali che scelgono le acque di Cagliari per allenarsi d’inverno.

Aldo Marcis è una colonna portante del Windsurfing Club Cagliari. Non ama le luci della ribalta, ma senza di lui il Club non sarebbe lo stesso.